Stiamo letteralmente cadendo a pezzi

2020-04-08T20:51:01+02:008 Aprile 2020|Categorie: Notizie|Tag: |

Crollano due ponti in pochi giorni. Ma nessuno ne parla, perché a fare notizia sono solo i morti.

Il ponte crollato in Sardegna

A Gonnesa, nel Sulcis (Sardegna) il 2 aprile scorso è crollato ponte alto sei metri mentre transitava un compattatore dei rifiuti. Il sovrappasso che collega la provinciale per Nebida si è letteralmente spaccato in due. Fortunatamente nessuno è rimasto gravemente ferito.

Il ponte sul fiume Magra

Oggi è stata la volta di un ponte sulla provinciale 70 sul fiume Magra (al confine tra Liguria e Toscana). Nel crollo sono rimasti coinvolti due furgoni che sono precipitati sul letto del fiume e rimasti sopra la carreggiata collassata. Al momento non risultano feriti.

Perché non se ne parla?

Il furgone coinvolto nel crollo del ponte di Albiano Magra

Semplice. Perché nessuno è morto nei crolli. Quindi le Amministrazioni locali fanno passare in sordina la cosa. Tanto adesso è un altro il protagonista: Covid-19. Ma non è giusto.

Non è giusto morire di Covid-19, nell’anno domini 2020. Ma non è giusto neanche rischiare la propria vita tutti i giorni passando su infrastrutture che cadono letteralmente a pezzi per incuria e malagestione. Evidentemente non è cambiato niente, nonostante le precedenti esperienze brianzole e genovesi.

Il ponte crollato sul fiume Magra, al confine tra Liguria e Toscana

L’unico motivo per cui nei crolli in Sardegna e Piemonte non c’è scappato il morto è perché il flusso veicolare è molto ridotto proprio a causa del Covid-19. Ma domani torneremo a vivere, a viaggiare. E quindi? Chi di dovere ci penserà allora? E voi ci credete?