Villa Castelli, sul Lago di Como, rappresenta un ottimo esempio di risanamento conservativo con notevoli risultati in termini di efficienza energetica e comfort.
Sull’elegante villa della prima metà dell’Ottocento – situata nei pressi di Bellano – prima della riqualificazione gravavano consumi e costi decisamente elevati. Inoltre la presenza di ponti termici e di umidità compromettevano la sensazione di benessere abitativo.
Oggi tutto è cambiato dopo un intervento di ristrutturazione generale, di riqualificazione energetica, ma anche di restauro conservativo, dal momento che la villa è posta sotto tutela della Sovrintendenza dei Beni Culturali.
Dopo una prima fase di valutazione dei consolidamenti statici, si è passati ad affrontare la questione dei ponti termici, che si sono dovuti analizzare singolarmente perché presentavano materiali e nodi costruttivi differenti. La progettazione, nel suo complesso, è durata due anni e ha richiesto un impegno molto scrupoloso considerando l’obiettivo principale della riqualificazione energetica di Villa Castelli: ottenere il massimo comfort e il microclima ideale all’interno degli ambienti.
Il vincolo della conservazione delle facciate ha imposto di intervenire sull’isolamento interno: sulle pareti sono state applicate pannelli di 20 cm di Perlite e, dove lo spessore non lo consentiva, 8 cm di Aerogel.
Per risolvere il problema dei ponti termici è stata effettuata una puntigliosa analisi dei nodi strutturali più complessi, con software di calcolo specifici.
La copertura, interamente sostituita con legno lamellare, è stata coibentata con 42 cm di materiale isolante costituito da cellulosa insufflata, fibra di legno ad alta densità e lana di roccia. La classica copertura in coppi è stata inoltre sostituita con una doppia lamiera aggraffata con fotovoltaico integrato (circa 12 kWp).
La progettazione impiantistica ha giocato un ruolo rilevante. Sono stati previsti una pompa di calore geotermica e un sistema di pannelli radianti a pavimento che consentono di riscaldare e raffrescare l’edificio, fornendo contemporaneamente acqua calda sanitaria durante tutto l’anno.
E’ stato inoltre installato un impianto di ventilazione meccanica, perfettamente integrato nelle strutture esistenti che sfrutta l’energia rinnovabile prodotta dall’impianto fotovoltaico.
L’intervento di riqualificazione ha portato a un taglio netto dei consumi dell’edificio da 230 kWh/mq^anno a 15 kWh/mq anno, grazie anche all’ampio ricorso alle fonti rinnovabili.
L’intervento ha permesso di ridurre del 90 percento il fabbisogno energetico, che comprende: riscaldamento, acqua calda (Jacuzzi compresa), raffrescamento, impianto di ventilazione, corrente elettrica domestica, irrigazione giardino e illuminazione esterna. Con una drastica riduzione, di circa 1.800 euro/anno, del costo complessivo relativo a tutte queste voci.
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