Gli pneumatici ricostruiti generano un impatto da 1,9 miliardi di euro sul PIL europeo e danno lavoro a 32.000 persone.
I dati, che si riferiscono al 2015, provengono da uno studio della società di consulenza internazionale EY e sono stati resi noti da Airp, l’Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici.
I benefici ambientali
Rispetto alla produzione di un pneumatico nuovo a basso costo, cioè non in grado di andare oltre il suo primario ciclo di vita e quindi non ricostruibile, il processo di ricostruzione consente di risparmiare il 70 percento delle materie prime e di limitare le emissioni di CO2 e di particolato rispettivamente del 24 e del 21 percento.