Una gru a torre Liebherr 65 K di Niederstätter al lavoro a oltre 3.000 m di quota.
A oltre 3.000 m di quota sorgerà un edificio con un’architettura innovativa la cui forma si ispira a un grande blocco di pietra. Stiamo parlando del rifugio Vittorio Veneto al Sasso Nero, progettato dagli architetti Helmut Stifter e Angelika Bachmann.
Il cantiere
Il lavoro, seguito dall’impresa Burgerbau di Casies, ha visto il montaggio della gru automontante Liebherr 65 K nell’agosto del 2016 in un paesaggio decisamente invernale e quasi proibitivo. Eppure, una volta installata la gru, il cantiere ha fatto grandi passi e Burgerbau sta procedendo velocemente con i lavori.
La gru Liebherr fornita da Niederstätter permette di lavorare anche in condizioni difficilissime, garantendo sempre un posizionamento al millimetro dei prefabbricati in cemento e legno con un peso fino a 3.000 kg.
Dopo la chiusura nel periodo invernale, da metà giugno 2017 il cantiere è ritornato attivo. I montatori Niederstätter, sfidando la neve ancora presente, sono intervenuti per riattivare la gru. I lavori ora procedono velocemente per garantire che il cantiere sia ultimato a ottobre 2017.
Ancora una volta la competenza tecnica Niederstätter ha vinto una sfida da brivido.
La sfida
In questo contesto obiettivamente difficile, la sfida più grande che Niederstätter ha dovuto affrontare è stato il trasporto della gru in quota: il cantiere è servito infatti soltanto da una teleferica con una portata massima di 3.000 kg.
La gru Liebherr 65 K, che ha un peso di oltre 17 tonnellate, è stata quindi smontata vicino alla stazione a valle della teleferica, un lavoro impegnativo portato a termine solo grazie alle ottime conoscenze tecniche del team Niederstätter.
I singoli pezzi sono stati portati in quota anche durante la notte e anche in presenza di temperature al di sotto dello zero.