Marmomac | Riguardo la filiera Lapidea Italiana, nel 1° semestre 2023 l’export mantiene i valori record dello scorso anno

2023-09-25T16:15:31+02:0026 Settembre 2023|Categorie: Eventi, Notizie|

Nel 1° semestre 2023 le esportazioni della filiera lapidea italiana (materiali e tecnologie d’estrazione e lavorazione) hanno confermato i livelli record del 2022 (+0,1%), attestandosi a 1.566,3 mln di euro.

Un settore in ottima salute

Inizia oggi e proseguirà fino a venerdì, 29 settembre 2023, Marmomac, fiera di riferimento a livello internazionale per la filiera tecno-marmifera. La settimana scorsa, nel corso della conferenza stampa di presentazione della fiera, sono stati presentati i dati ufficiali di settore elaborati dal Centro Studi di Confindustria Marmomacchine nel 1° semestre 2023.

“Siamo molto soddisfatti di arrivare all’appuntamento con Marmomac con un dato semestrale di export ancora positivo per le nostre Imprese” ha dichiarato Flavio Marabelli, presidente onorario di Confindustria Marmomacchine. “Andrà tuttavia valutato l’andamento della domanda nei prossimi mesi. In quest’ottica la 57ª edizione della kermesse veronese rappresenta un osservatorio privilegiato per verificare le tendenze dei mercati lapidei internazionali”.

In sintesi, i dati relativi ai primi 6 mesi del 2023 mostrano una tenuta delle esportazioni italiane di marmi, travertini, graniti e pietre naturali in genere, che si sono confermate poco al di sotto (-2,6%) dei valori di gennaio-giugno dello scorso anno, toccando i 1.010 mln di euro. Il prezzo medio dei prodotti lapidei italiani esportati nel 1° semestre di quest’anno ha raggiunto i 962,26 euro/tonnellata, in aumento dell’11,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

A trainare le esportazioni dei blocchi, principalmente gli acquisti dalla Cina (1° mercato per i grezzi italiani) pari a 91,3 mln, e dall’India (2° buyer con 24,3 mln). Per le lastre e i prodotti lavorati, la classifica dei principali mercati di destinazione vede primeggiare sempre gli Stati Uniti con 227,6 mln di import. Segue al 2° posto la Germania con 74,2 mln e al 3° si conferma la Francia con 56,1 mln.

Riguardo il segmento delle tecnologie, dopo il +1,7% dello scorso anno, la prima metà del 2023 fa registrare un’ulteriore crescita delle vendite all’estero di macchine, impianti, attrezzature e utensili per estrazione e lavorazione delle pietre naturali. I dati per il 1° semestre dell’anno rilevano infatti un aumento del valore dell’export del 5,3% rispetto allo stesso periodo del 2022, per complessivi 556,3 mln di euro.

A livello di mercati di riferimento, gli Stati Uniti si confermano il principale buyer di macchine lavorazione marmo italiane con 101,9 mln di euro di import – che valgono una quota del 18,3% sul totale dell’export settoriale -, in ulteriore aumento rispetto ai livelli record dei primi sei mesi dell’anno precedente. Si sono mantenute stabili le vendite verso la Germania e si rafforza la crescita in Canada.

“Nel complesso” sottolinea Marabelli “con più di 3.200 aziende e 34.000 addetti, un fatturato di 4,5 miliardi di euro, un valore delle esportazioni di 3,2 miliardi, una forte propensione all’export – che si è attestato al 71,2% della produzione – e soprattutto con un saldo commerciale annuo attivo di quasi 2,8 miliardi la filiera tecno-marmifera italiana si conferma come uno tra i settori d’eccellenza dell’industria del nostro Paese”.