Si tratta di un settore di nicchia, ma importante. Le pompe, nonostante la crisi, in questi anni hanno registrato una crescita costante.
E’ quello che emerge da una recente indagine condotta dall’Ufficio studi ANIMA su 170 aziende del settore delle pompe. Come sempre i numeri danno un quadro preciso della situazione. Delle 170 imprese, 25 fatturano più di 40 milioni di euro all’anno, circa 31 realtà tra i 10 e i 40 milioni di euro e la porzione rimanente fattura meno di dieci milioni annui.
A livello geografico, benché le società siano distribuite su tutto il territorio nazionale, la Lombardia gioca un ruolo predominante ospitando il 37,3 percento dei costruttori, seguita dall’Emilia Romagna (18,6) e dal Veneto (15,4).
“Il trend evidenziato all’unisono da tutti gli imprenditori è che c’è sempre più richiesta di qualità e di marca, più che del prezzo”, commenta Carlo Banfi, Presidente Assopompe. In sostanza il quadro che emerge è il seguente. Le pompe italiane hanno un mercato internazionale molto sviluppato: il 41 percento è indirizzato verso l’Europa, mentre l’Oriente attira il 25,8 percento. L’Africa conta per l’8,1, l’America del nord per il 9,8 percento, mentre il l’America latina segna un buon 6,1.