Sentire le macchine operatrici sopraggiungere in un ambiente portuale o industriale può essere un problema. Ma grazie all’innovativa tecnologia del suono bianco di Brigade essere colti di sorpresa non è più possibile.
La tecnologia a “suono bianco”: così la chiamano. Si tratta di un suono “diverso” che permette sia l’immediata localizzazione della sorgente sia una migliore percezione da parte degli operatori in piazzale mentre indossano i dispositivi personali di sicurezza DPI (ad esempio il caschetto) grazie alla banda larga che lo caratterizza.
A offrirlo è Brigade Elettronica sul suo bbs-tek, avvisatore acustico (brevettato) che il Costruttore propone come equipaggiamento per diverse tipologie di macchine in altrettanti settori applicativi. Per esempio bbs-tek può essere montato su carrelli, gru ed altre macchine operatrici come successo, per esempio per le unità della flotta di LSCT – La Spezia Container Terminal (Gruppo Contship Italia).
Questa grossa realtà logistico-portuale ha avviato fin dal 2004 un corposo piano di investimenti per l’acquisto sia di nuove macchine che di sistemi di mitigazione delle emissioni acustiche che le attività del terminal possono generare. In questo quadro di miglioramento si inserisce la scelta dei manager di LSCT di montare sui propri mezzi di piazzale dispositivi che si attivano automaticamente in fase di retromarcia (carrelli) e di traslazione (gru), individuando proprio in bbs-tek di Brigade il dispositivo giusto per le proprie esigenze.
Una scelta presa sulla base di test effettuati in condizioni operative per valutare appieno la bontà della tecnologia del suono bianco: già a 50 m la riduzione del livello sonoro equivalente misurato diminuisce di oltre 4,5 dB rispetto ai precedenti avvisatori di tipo tonale installati. bbs-tek in effetti emette un caratteristico suono simile a un “soffio forte”, meno fastidioso, che si disperde velocemente ed è circoscritto alla sola zona di pericolo, udibile laddove realmente serve.
Le diminuzioni rilevate durante i test sono senza dubbio significative: non solo l’avvisatore è maggiormente percettibile nella zona dove la macchina potrebbe incorrere in incidenti (elemento che rende il luogo di lavoro decisamente più sicuro), ma il suono bianco tende a restare localizzato in tale ambito, senza diffondersi al di fuori di un raggio di pochi metri. Benché continui a operare, il terminal risulta quindi assolutamente silenzioso alle orecchie della città. Con grande apprezzamento della popolazione per il migliorato livello di comfort acustico.
“Al momento abbiamo installato 21 avvisatori bbs-tek sui 22 reach stacker operativi e 7 bbs-tek sulle 12 RTG operative” ha dichiarato Alfredo Scalisi, General Manager di La Spezia Container Terminal, “ma è solo una piccola parte degli investimenti che negli ultimi 2 anni il terminal ha messo in campo per mitigare le emissioni acustiche. Sono stati investiti oltre 20 milioni di euro per il rinnovamento del parco mezzi e la manutenzione dei piazzali. Stiamo, inoltre, lavorando con i clienti attraverso il comando nave per ridurre, quando possibile, l’utilizzo dei generatori durante la permanenza in porto a dimostrazione dell’impegno di LSCT per agire anche sulle fonti che non dipendono direttamente dalla propria attività”.
bbs-tek di Brigade Elettronica è stata, dunque, la soluzione ottimale per ovviare all’annosa questione dell’inquinamento acustico, al contempo preservando, ed anzi incrementando, i livelli di sicurezza delle movimentazioni all’interno del terminal di La Spezia. Questo investimento da parte di LSCT si unisce agli sforzi che l’Autorità di Sistema Portuale di La Spezia e Carrara sta portando avanti in coerenza con il Piano Regolatore Portuale.
Le Autorità hanno dichiarato
“Fin dall’inizio della nostra nuova Amministrazione ci siamo fortemente interessati al problema dell’inquinamento acustico in un modo nuovo rispetto al passato” ha detto Pierluigi Peracchini, Sindaco di La Spezia. “Non in termini negativi, di contrapposizione, ma in termini di dialogo costruttivo con tutte le parti in causa. Il porto e la Città non sono due entità divise ma il porto è parte integrante della Città, perché dà sviluppo e lavoro e consente una crescita economica locale, regionale, nazionale. Allo stesso tempo, però, una migliore convivenza fra la cittadinanza che vive a stretto contatto con questa realtà è doverosa e l’installazione di questi nuovi dispositivi rappresenta un primo concreto passo in tale direzione.”