Il bilancio di PFU Zero sulle coste italiane

2017-07-21T10:00:11+02:0021 Luglio 2017|Categorie: Componenti, Notizie|Tag: |

Bilancio lusinghiero per la prima edizione di PFU Zero sulle coste italiane di EcoTyre e Marevivo: sono stati gestiti oltre 2.100 PFU cui vanno aggiunte 6.500 gomme giunte a fine vita raccolte nell’ambito di Let’s Clean Up Europe.

Tutti gli PFU sono stati condotti dai mezzi del Consorzio EcoTyre agli impianti di trattamento per essere correttamente gestiti. Ricordiamo come le raccolte straordinarie eseguite da EcoTyre siano svolte in modo totalmente gratuito e senza alcun costo per le Amministrazioni locali. E’ inoltre possibile segnalare un deposito abbandonato di PFU, collegandosi al sito internet dedicato (www.pfuzero.ecotyre.it).

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Il commento di Marevivo

“Grazie ad EcoTyre da quattro estati portiamo avanti una sessione speciale di PFU Zero focalizzata prima sulle isole minori e quest’anno in particolare lungo le coste italiane: abbiamo voluto dare concretezza, in quest’ambito specifico, alle raccomandazioni del G7, l’incontro dei grandi a Taormina, e della Conferenza Onu sugli oceani di New York e cioè che i rifiuti vanno gestiti correttamente e devono diventare da problema a una risorsa.

Solo in questa prospettiva, possiamo affrontare l’emergenza della marine litter che sta invadendo i nostri oceani. PFU Zero sulle coste è stata un’importante iniziativa che ha permesso di diffondere questi temi, con particolare attenzione al corretto riciclo degli pneumatici, e che ha visto una crescente partecipazione e collaborazione dei volontari subacquei e dei cittadini dei Comuni in cui siamo stati presenti e fondamentale è stato il supporto delle Capitanerie”.
Carmen di Penta, Direttore Generale Marevivo

Il commento di EcoTyre

“Siamo molto orgogliosi del lavoro svolto tra maggio e giugno. Oltre alla copiosa raccolta di PFU nel corso del nostro viaggio in Italia, abbiamo portato avanti campagne di sensibilizzazione grazie alle quali abbiamo potuto spiegato ai cittadini presenti agli interventi come funziona la nostra filiera e quanto sia importante non disperdere le gomme nell’ambiente ma piuttosto lasciarle presso i gommisti.

Grazie al contributo ambientale (un piccolo importo che il consumatore trova in fattura al momento dell’acquisto di una gomma nuova) i gommisti possono usufruire del ritiro gratuito delle gomme da parte di Consorzi come il nostro. Le campagne di sensibilizzazione sono di importanza fondamentale; il cittadino è, infatti, il primo tassello di una filiera che garantisce una gestione corretta degli PFU e, quindi, il rispetto dell’ambiente.

Le gomme giunte a fine vita sono delle risorse: grazie al loro recupero si generano materie prime seconde che, con l’industria del riciclo e un mercato di prodotti riciclati, determinano il successo dell’economia circolare”.
Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre