HVO, facciamo chiarezza su questo carburante abbastanza sconosciuto

2023-03-10T17:39:34+01:0010 Marzo 2023|Categorie: Componenti, Focus, Notizie|Tag: |

HVO: se ne sente parlare sempre di più, e anche la sua disponibilità sta aumentando (peccato che il costo resti mediamente alto). Ma se proprio proprio non si vuole fare a meno di macchine alimentate da motori endotermici e si vuole comunque contribuire alla salvaguardia del Pianeta, allora passare dal diesel all’HVO è la scelta più rapida e facile (ammesso di disporre di macchine di ultima generazione i cui propulsori siano stati approvati per l’uso con tale carburante). Ma in fin fine, questo benedetto HVO che cos’è? Vediamo di scoprirlo insieme, grazie a questa guida messa a disposizione da Cummins.

L’HVO in 7 domande… più una

HVO: la sigla cosa significa?

HVO è l’acronimo di Hydrotreated Vegetable Oil, che in italiano si traduce in olio vegetale idrotrattato. Non fatevi ingannare però dalla parola olio. Qui non sta a indicare un prodotto come l’olio idraulico (né tanto meno quello di oliva!) ma una categoria chimica a Sè stante, quella dei combustibili paraffinici.

Cosa sono i combustibili paraffinici?
I carburanti paraffinici sono un’alternativa al diesel a basso contenuto di zolfo e aromatici. Sono derivati da una varietà di fonti, le più comuni includono gas naturale, carbone, oli vegetali e grassi animali. L’olio vegetale idrotrattato (HVO), nello specifico, è un combustibile simile al diesel che può essere prodotto senza lo sfruttamento di risorse fossili, ma mediante la lavorazione di lipidi di scarto rinnovabili (come olio vegetale, sego o olio da cucina usato, tutti costituiti da idrocarburi paraffinici). A volte viene chiamato diesel rinnovabile o diesel verde.

Quali differenze ci sono tra diesel e HVO?
Il carburante HVO ha proprietà chimiche e fisiche simili a quelle del gasolio; tuttavia, la sua composizione priva di fossili e il basso contenuto di carbonio lo differenziano dal diesel e lo rendono attraente per coloro che cercano un’opzione di carburante sostenibile. L’HVO ha anche una densità del carburante inferiore di circa il 7%, un contenuto aromatico e di zolfo limitato e un valore di cetano più elevato rispetto al carburante diesel. Ma anche con queste differenze, l’HVO può essere miscelato e utilizzato in qualsiasi proporzione con il diesel, il che consente una facile transizione, specialmente nelle applicazioni con gruppi elettrogeni di riserva in cui il consumo di carburante immagazzinato è basso.

L’HVO è diverso dal biodiesel?
Sebbene l’HVO sia derivato dalle stesse materie prime utilizzate per produrre biodiesel, viene prodotto tramite un processo di idrotrattamento e non di transesterificazione, con che aiuta a migliorarne la stabilità all’ossidazione. Ciò significa che l’HVO non è soggetto alla crescita batterica rispetto al biodiesel, rendendo l’HVO un’ottima opzione sostenibile per i gruppi elettrogeni nelle applicazioni in standby.

L’HVO non è uguale ai carburanti gas-liquidi?
Fisicamente e chimicamente, questi carburanti sono lo stesso carburante e soddisfano la specifica del carburante EN 15940. Tuttavia, l’HVO ha un’emissione di carbonio nel ciclo di vita inferiore rispetto ai combustibili GTL, poiché l’HVO è prodotto da materie prime rinnovabili mentre i combustibili GTL sono prodotti da un combustibile fossile, il gas naturale.

Quali prestazioni si possono ottenere con una macchina alimentata a HVO? 
I risultati sono ancora materia di studio, e sono soggetti a diverse variabili, sia misurabili (come le caratteristiche del motore che si usa) che non-misurabili (per esempio, come viene manovrata una macchina). I Costruttori di motori stanno implementando gli studi, e rendendo disponibili diversi risultati. Cummins, per esempio, ha pubblicato un white paper sui diversi test condotti per esempio sui gruppi elettrogeni alimentati ad HVO. Nel caso di questa attrezzatura, in sintesi, gli utenti possono aspettarsi di non notare alcun cambiamento nelle prestazioni di avvio e transitorie; fino al 5% in più di consumo di carburante a causa del minor contenuto energetico del carburante HVO; potenza ridotta fino al 2% su alcuni modelli di gruppi elettrogeni; variazioni trascurabili delle emissioni di NOx; significativa riduzione delle emissioni di particolato (PM) e fumo, rispetto al carburante diesel. Le certificazioni EPA Tier 2 e TA Luft rimangono valide con il funzionamento con carburante HVO.

Quali cambiamenti sono necessari per adattare i motori già esistenti all’uso con HVO?
Non sono necessarie particolari modifiche all’hardware o al software per far funzionare motori approvati con carburanti HVO. Ma è necessario sincerarsi sempre ce la macchina o attrezzatura di cui si dispone sia certificata a tale scopo.

L’HVO è facilmente reperibile in commercio?
Come accennato all’inizio dell’articolo, essendo una fonte di carburante relativamente nuova, il tasso di adozione di HVO oggi è limitato dalla sua catena di approvvigionamento e dal costo più elevato, con una maggiore adozione nei mercati in cui l’uso del diesel è ridotto. Comunque la situazione sta lentamente migliorando, le catene di approvvigionamento si stanno sviluppando per servire i mercati regolamentati, prevalentemente in alcune parti del Nord America e dell’Europa. L’aumento della domanda guidato da una combinazione di obiettivi ESG normativi e dei clienti determinerà un aumento della produzione, che successivamente porterà a una maggiore adozione. Secondo il rapporto IEA Renewables 2020, la produzione media nel 2023-25 dovrebbe essere di 63 miliardi di litri, il 30% in più rispetto al livello del 2019, con oltre la metà di questo aumento attribuito all’espansione della produzione di HVO a Singapore e negli Stati Uniti.