Dopo il GIS, Giornate Italiane del Sollevamento, l’organizzatore Mediapoint&Communications conferma il successo che può avere una fiera specializzata di settore, entrando quest’anno nel settore del calcestruzzo, ed entrandoci non proprio in punta di piedi.

Ieri infatti ha aperto la prima edizione del GIC, Giornate Italiane del Calcestruzzo (http://www.gic-expo.it), esposizione fieristica italiana interamente dedicata all’articolato mondo delle tecnologie di produzione e riqualificazione del calcestruzzo, che è stata visitata da oltre 1.500 operatori.

Un numero che fa il paio con quello dei visitatori del GIS 2015 (che ha superato quota 6.000 in tre giorni) che lascia spazio a qualche riflessione su quello che è l’attuale panorama fieristico nazionale.
GIS e GIC sembrano indicare, infatti, come settori estremamente specialistici come possono esserlo quelli rispettivamente del sollevamento e delle applicazioni del calcestruzzo, apprezzino l’organizzazione di manifestazioni dedicate – e non più generaliste – dove poter incontrare visitatori a loro volta qualificati, attirati dalla possibilità di trovare in un ambiente logisticamente semplice da raggiungere e visitare, quale può essere il polo fieristico piacentino, le aziende e tecnologie di loro interesse senza dover per forza disperdere tempo, energia (e denaro) nella visita di manifestazioni che si rivelano spesso delle scatole vuote.
A pochi giorni dall’annuncio della trasformazione in biennale di una delle fiere che per decenni ha rappresentato un momento di aggregazione annuale del settore construction e che ha vissuto un declino costante e innegabile negli ultimi anni, sembra quindi sorgere il periodo di una nuova concezione di manifestazione fieristica: specializzata, visitata da operatori qualificati, comoda da raggiungere e, soprattutto, non più dispersiva.
Attendiamo quindi il chiudersi, sabato 12 novembre 2016, di questa prima edizione di GIC 2016, per vedere se queste riflessioni saranno confermate anche dal sentiment delle aziende che vi hanno partecipato.