Faresin. Una realtà industriale nel cuore del Veneto, a Breganze, cresciuta grazie all’innovazione, alla voglia di fare, alla ricerca, all’ascolto del mercato e dei megatrend di ieri e di oggi, fino a divenire una multinazionale presente in (quasi) ogni angolo del globo, taglia il traguardo dei (primi) 50 anni!
Venerdì 29settembre Sante Faresin, le figlie Silvia e Giulia, suo fratello Guido (presidente di Faresin Formwork), le rispettive famiglie (allietate già da una terza generazione), molti dipendenti, fornitori e clienti hanno festeggiato questo importante traguardo, un percorso iniziato nel 1973, quando la mamma di Sante e Guido, Maria, prestò loro 100.000 lire per acquistare la prima macchina saldatrice.
Raccontare Faresin attraverso la storia (degli uomini)
Nel 1973 si andava a piedi a causa del proibitivo costo del petrolio a causa della guerra del Kippur. Ci voleva tanto coraggio, quasi incoscienza, per intraprendere un’attività imprenditoriale in quegli anni. Ma chi non osa, non andrà mai lontano. Così Sante e Guido hanno preso il proprio coraggio a quattro mani e hanno inziato un’attività di lavorazioni meccaniche conto terzi.
“Oggi la situazione è analoga per certi versi, ma anche diversa. Le nuove tecnologie avvicinano virtualmente le persone, utile quando muoversi diventa proibitivo come sta succedendo anche oggi, con benzina, diesel, GPL e metano arrivati a massimi storici che si fa fatica a sostenere” racconta Sante Faresin dal palco. Ma queste non sono le uniche tecnologie che stanno trasformando il mondo e il nostro settore. Pensiamo per esempio, all’Intelligenza Artificiale che oggi sta salendo alla ribalta in maniera quasi violenta: ma nel suo intervento Sante sottolinea che, qualunque sia il periodo storico, qualunque siano le tecnologie (macchine da saldatura un tempo, AI oggi) quello che conta è mantenere saldo il valore della trasparenza.
E i valori trasmessi dalla famiglia: a partire dal valore della famiglia stessa, ma anche del rispetto verso l’impresa e le persone che vi lavorano.
Sante Faresin con la moglie
Se un imprenditore crede e ha passione in ciò che fa, ringiovanisce giorno per giorno: tutti noi viviamo di relazioni, con la famiglia, con il lavoro, che sono al centro di tutto. – Sante Faresin
La famiglia (e le relazioni) sono anche nuove generazioni. “Il segreto è capire e accettare il fatto che hanno metodi diversi ma altrettanto validi e vincenti per portare avanti la cultura del fare, che con loro si trasforma in cultura del gestire” spiega Sante mentre alle sue spalle scorrono le immagini delle figlie che sono diventate grandi in azienda, insieme all’azienda.
Faresin, una multinazionale…locale
Quale è il segreto per tenere le radici ben salde nel territorio di origine e, contemporaneamente, arrivare a tutto il Mondo? “Rispettare i valori guida e non smettere mai di inventare, investendo le nuove tecnologie che si adottano sul territorio e portandole poi nel resto del Mondo. Passione e coraggio ci hanno permesso di affrontare le sfide più difficili, insieme ai partner che negli anni si sono uniti al viaggio, per restituire la fiducia data dai clienti”: una risposta franca e onesta quella di Sante Faresin che ha continuato: “nel 2008 avevamo un fatturato di 107 milioni di euro. Poi è accaduto ciò che tutti sappiamo: il crack delle Borse innescato (ma non conclusosi) con il fallimento di Lehman Brothers che ha portato al crollo del 50% dell’economia. Senza i solidi valori che ci guidano, saremmo falliti. Invece abbiamo reagito, analizzato la situazione, ridotto quello che non era indispensabile (ma non le persone. Faresin non ha licenziato nessuno durante la crisi del 2008, ndr), abbiamo tenuto unita e compatta la “famiglia allargata” dei nostri dipendenti, fornitori e clienti e siamo riusciti a superare una delle peggiori crisi dei nostri primi 50 anni!”.
Uno scorrere del tempo che porta Sante Faresin a dichiarare: “è nostro dovere sociale di imprenditori tramutare i problemi in opportunità, incertezze storiche legate a guerre molto vicine o pandemie non devono impedirci di guardare al futuro con fiducia”.
Valori e innovazione, un mix strepitoso
Il lavoro è business, è attività sociale e oggi Faresin è in tutto il Mondo – Sante Faresin
Crescere in termini di innovazione, comunicazione e mercato, grazie ai clienti. “Io sono fortunato perché ho la migliore squadra del mondo. Insieme lavoriamo per la crescita, l’innovazione, il rispetto dell’ambiente, la prosperità delle nostre persone, per l’eccellenza industriale” ha dichiarato Sante Faresin.
“Le macchine ad alimentazione elettrica sono la nostra più recente innovazione, anche se in verità sono passati già 12 anni dalla prima volta che in Faresin si parlò di macchine elettriche. Purtoppo era troppo presto, mancavano tecnologie e componenti adeguati. Ma oggi è la strada giusta che porterà a condurre un business sostenibile passando per il benessere dell’ambiente, delle persone e degli animali. Oggi questo benessere sarà tutelato anche da nuove tecnologia e all’AI che applicheremo al monitoraggio in tempo reale della salute degli animali”.
Così, mischiando i valori constitutivi alla continua adozione di innovazioni e nuove tecnologie, Faresi ha sfidato 50 anni di vicissitudini, alti e bassi del mercato, e guarda oggi al futuro seguendo la strada tracciata dalla seconda generazione della famiglia fondatrice: Silvia e Giulia Faresin, rispettivamente Vicepresidente e Operations Manage di Faresin Industries.

Da destra, Silvia e Giulia Faresin
L’intervento di Silvia Faresin
“Faresin non ha paura di crescere, abbiamo affrontato le sfide di questi anni uscendone più forti, spingendoci sempre più in là tra sogni e realtà, capacità e innovazione” ha affermato Silvia Faresin, mentre nominava le figlie, Mariasole ed Eugenia, quale nuova, terza generazione che sarà chiamata a prendere il testimone alla guida dell’azienda.
Oggi come ieri, quindi, Faresin sarà guidata dall’innovazione, che si declina in digitalizzazione e nuovi modi di interagire con il mercato, partendo dalle esigenze dei clienti. In questo processo i dealer sono e saranno sempre più strategici, delle vere e proprie “cinghie di trasmissione tra l’azienda e il cliente finale” ha dichiarato Silvia.
All’innovazione spinta dall’ascolto dei clienti si affiancherà una vision d’insieme strategica, che per essere efficace deve tenere in considerazione che il mercato in cui opera Faresin,per quanto di settore, è attraversato e influenzato da cambiamenti (a volte grandi e imprevedibili), evoluzioni negli stili di vita, avvento di tecnologie disruptive adottate in pochissimo tempo. Ecco perché l’analisi dei macroscenari in agricoltura e construction (i due mercati cui si rivolge Faresi con i propri carri miscelatori e sollevatori telescopici) è fondamentale.
L’analisi dei macroscenari del mercato construction
L’analisi del mercato construction ha invece evidenziato numeri interessanti, a partire dal fatto che nel 2022 in Europa sono stati venduti 35.000 sollevatori telescopici, il risultato migliore dal 1993. Un lasso di tempo che ha visto il 600% dei key product cambiare.
Oggi il 50% del mercato dei telescopici è europeo, il 33% è nordamericano e poi segue il resto del Mondo a spartirsi il restante 17%.
Nello specifico europeo, ecco alcuni numeri in merito ai diversi market share europei sempre in merito alle vendite di sollevatori telescopici in ambito construction:
- 26% UK
- 26% Francia
- 11% Italia
- 14% Germania
Analizzando invece chi acquista i telescopici in Europa, i dati sono più o meno eguali nei principali paesi europei, con una importante eccezione in merito al Regno Unito:
Francia
- quasi il 50% dei telescopici è acquistato da aziende agricole
- il 20% da aziende construction
- poco meno del 30% da noleggiatori
Germania
- il 50% dei telescopici è acquistato da aziende agricole
- poco meno del 20% da aziende construction
- il 26% da noleggiatori
- la restante quota da altri attori del mercato
Italia
- il 45% dei telescopici è acquistato da aziende agricole
- poco più del 20% da aziende construction
- il 25% da noleggiatori
- la restante quota da altri attori del mercato
UK
- il 40% dei telescopici è acquistato da aziende agricole
- meno del 5% da aziende construction
- oltre il 55% da noleggiatori
- la restante quota da altri attori del mercato
“Partendo anche da questi numeri” ha proseguito Silvia Faresin, “abbiamo sviluppato la nostra strategia commerciale per il futuro, tenendo presente che vendere è un’attività dinamica che va mantenuta costante e che prosegue anche dopo l’acquisto della macchina”.
Il percorso di Faresin a fianco del cliente
Ascoltare – Capire – Co-Design – Soluzione: sono gli step della strategia di Faresin portati avanti attraverso l’analisi e l’ottimizzazione di:
Customer Journey: ossia il viaggio del cliente che va gestito e presidiato nell’interezza dell’esperienza con il prodotto Faresin, che inizia dal primo contatto e prosegue con l’acquisto della seconda macchina. Per fare ciò al meglio, Faresin è diventato un consulente del cliente per consigliare la scelta della giusta macchina e l’uso più efficiente della stessa. Le persone sono cruciali in questo processo di organizzazione e ottimizzazione della Faresin Experience.
Awareness/Consideration del cliente, implementata attraverso l’integrazioni di azioni dirette con la comunicazione digitale interattiva.
Acquisto: inizia la Faresin Experience basata su trasparenza nella consulenza e positività di approccio alla soluzione dei problemi.
Utilizzo: fase cruciale che ha l’obiettivo del riacquisto e della fidelizzazione del cliente. Il team Faresin supporta il cliente partendo dal contesto (congiuntura economica) dove operatività e produttività sono le priorità assolute. Avere la macchina ferma anche solo mezza giornata è un lusso che i clienti non si possono più permettere. Vicinanza al cliente, continuità di produzione, servizio assistenza veloce e capillare, formazione di qualità, TCO ottimizzata sono la risposta a tale necessità.
Riacquisto: è il coronamento degli sforzi fatti per ottimizzare la Faresin Experience, raggiungendo la fidelizzazione: il cliente diventa il miglior testimonial di Faresin.
Il maggior strumento per ottimizzare tutto il processo commerciale è la business intelligence che passa attraverso:
- la formazione di una cultura dei dati in azienda;
- lo sfruttamento di tutti i punti di contatto per raccogliere informazioni specifiche sul mercato;
- la trasformazione dei dati in utili informazioni di vendita;
- lo sviluppo di un rapporto personalizzato con ogni cliente;
- il contatto costante con l’R&D per fornire input utili allo sviluppo dei prodotti;
- la misurazione della qualità e dell’efficacia dell’esperienza del cliente.
L’obiettivo è chiaro, il percorso tracciato, gli strumenti per percorrerlo individuati. All’interno della rete di sicurezza data dai valori e dall’innovazione (cuori di Faresin), non è possibile dubitare di altri 50 anni di successo per questa azienda nata, cresciuta e basata sulla volontà delle sue donne e dei suoi uomini!
Il futuro è (in parte) già qui
In occasione della Convention, Faresin ha presentato la seconda serie della Next Generation dei telescopici Faresin: FS Middle. Questa gamma, pensata per essere agile e versatile in ogni contesto agricolo ed edilizio, comprende macchine con bracci estensibili che vanno da 7 a 10 metri di altezza con portate da 3,5 a 4 tonnellate.
50 anni di storia celebrati con una Convention e una cena di gala
A completamento delle celebrazioni del cinquantenario di attività, Faresin ha ospitato fornitori e clienti a una cena di gala che si è tenuta presso l’azienda, preceduta da un aperitivo a Villa Capra durante il quale si è potuto degustare i vini di Tenuta Fosca, un sogno diventato realtà per Sante Faresin.
La serata è stata animata da un gruppo di artisti (cantanti e ballerini) che hanno ripercorso cinquant’anni di musica, da “Buonasera Signorina, buonasera” agli ultimi hit musicali.