Nonostante le posizioni contrarie del governo italiano, l’Italia sta lavorando per sviluppare una filiera delle batterie, anche se in ritardo rispetto ad altri Paesi europei come Germania, Spagna e Ungheria.
L’Europa necessita di 12 milioni di accumulatori entro il 2035, ma attualmente la produzione è di 50 gigawattora. L’Unione Europea sta lavorando per diventare autonoma sulla filiera e un’analisi di Transport & Environment stima che nel 2027 il 100% delle batterie e il 67% dei catodi saranno prodotti in Europa.

Le previste gigafactory di batterie in Europa
Le gigafactory di batterie in Europa e in Italia
Ci sono diversi progetti di gigafactory in Europa, compresi quelli di Volkswagen, Stellantis e Tesla (vedi immagine).
In Italia ci sono quattro progetti di gigafactory, il più grande dei quali è il progetto di ACC Automotive Cell Company a Termoli. Tuttavia, la velocità di realizzazione è un fattore critico poiché gli stabilimenti che impiegano più di tre anni rischiano di essere superati dalle nuove tecnologie.
Il progetto più rilevante al momento è la joint venture Acc Automotive Cell Company, che realizzerà una gigafactory a Termoli, in Molise, con un investimento di oltre 2 miliardi di euro più 370 milioni dal governo, ma i finanziamenti non sono ancora stati deliberati a causa dei passaggi con Invitalia e Bruxelles per evitare di essere considerati aiuti di Stato. Il cantiere a Termoli inizierà nel 2026 e dovrebbe essere completato entro il 2030.
Un secondo progetto di Seri industrial a Teverola, in provincia di Caserta, è già operativo con uno stabilimento di batterie al litio da 350 megawatt per anno, ma si prevede di arrivare a 8,5 gigawattora entro il 2024. Il gruppo Seri industrial impiega attualmente 900 persone, ma prevede di raggiungere i 1.800 dipendenti con il nuovo stabilimento. Il progetto ha ricevuto finanziamenti europei per 510 milioni di euro in base all’avanzamento dei lavori.